L’oversplit è una spaccata nella quale le gambe si trovano a un’apertura di oltre 180 gradi.
Molti di coloro che sognano un futuro di successo nella danza desiderano raggiungere al più presto un’elasticità estrema: credono che sia il segreto per aprire le porte a una lunga e brillante carriera. Così si impegnano strenuamente per vincere i limiti del proprio corpo.
Sul web sono sempre più diffusi i tutorial di ragazzine con aperture delle anche impressionanti: in pochi minuti insegnano routine di overstretching per ottenere lo stesso risultato. Appoggiano i piedi su sedie, cuscini o mattoncini e lasciano cadere il bacino nel vuoto… sembrano contorsioniste.
Sfortunatamente, però, allungare le anche oltre il loro limite fisiologico porta al rischio di un danno permanente: qualsiasi allenamento della flessibilità richiede un approccio intelligente e multifattoriale per garantire una carriera lunga, performante e senza dolore.
Gli studenti desiderano ardentemente raggiungere prestazioni strabilianti. È nostra responsabilità aiutarli ad allenarsi nel modo più sicuro possibile, cosi come educarli a valutare i loro obiettivi in relazione alla carriera che scelgono.
Esistono rischi reali per un training che non rispetta la fisiologia, ma non sempre è facile farsi capire, dato che gli effetti possono essere visibili solo diversi anni dopo la pratica scorretta…
Ricorderò sempre la storia di una mia pz, una giovane danzatrice che a 10 anni iniziò a lamentare dolore alle anche.
La sua insegnante le diceva che era normale provare dolore. Le prime lastre non mostravano nulla, ma poiché continuava ad avere male, le ripetè a 13 e a 14 anni. Le ultime mostrarono per la prima volta i segni di una modificazione della forma delle ossa dell’anca (per gli addetti ai lavori “pincer type impingment”): era dovuta alla ripetuta e prolungata compressione dell’articolazione con lo stretching estremo.
Sono passati alcuni anni e continua a danzare: per ora gestisce il dolore con infiltrazioni e una costante riabilitazione, ma, prima o poi, dovrà sottoporsi a chirurgia.
Ho assistito negli anni a un grande miglioramento nella qualità dell’insegnamento a giovani danzatori e atleti: tuttavia, esistono ancora realtà che sostengono questo tipo di stretching estremo, i social in primis.
Ho imparato sul campo che esiste il modo per procedere in sicurezza, ottenere la flessibilità in ogni direzione e raggiungere il risultato.
Forzare semplicemente un oversplit è sbagliato e molto pericoloso: significa cercare il risultato immediato e non vedere le conseguenze a lungo termine.