Infortunio: perchè usare il ghiaccio ti fa male.

Il protocollo R.I.C.E. (Rest, Ice, Compression, Elevation) è stato il metodo di trattamento più utilizzato nelle lesioni muscoloscheletriche acute sin dalla sua pubblicazione nel 1978 da parte del Dr. Gabe Mirkin. E’ stato adottato da allenatori e operatori sanitari per oltre quattro decenni con l’intento di accelerare il processo di recupero e ridurre l’infiammazione.

Molti tuttavia non sanno che questo protocollo non è sostenuto da basi scientifiche. Al contrario, sono sempre più numerose le ricerche a supporto del fatto che il ghiaccio (ICE) e il riposo (REST) ritardano il processo di recupero, arrivando persino a causare ulteriori danni ai tessuti.

Pensa che se applicato in modo eccessivo nelle prime 48 ore dopo un infortunio, il ghiaccio può ritardare di 4 settimane la guarigione dei tessuti.

Cosa fare allora per gestire efficacemente la fase acuta di una lesione se il protocollo R.I.C.E. non è la soluzione migliore (anzi…)?

Alla luce delle nuove ricerche, Jennifer Denys e Rebecca Dietzel hanno creato un protocollo che offre una nuova strategia per affrontare un infortunio. Il nome ti ricorda la prima cosa da evitare: stress, paura e ansia accrescono il processo infiammatorio alterando la nostra fisiologia e biochimica.

 

The B.E. C.A.L.M. protocol for acute injury

B – Breathe

E – Evaluate

C – Compress

A – Able Actions

L – Lift or Elevate

M – Minimal ice – up to 5 mins for pain relief only

 

Ossia…

B – Respira: fai un respiro profondo

E – Valuta: la lesione ossea è diversa dalla lesione dei tessuti molli, quindi effettua tutti gli accertamenti necessari

C – Compressione delicata

A – Azioni possibili: inizia a muoverti il ​​prima possibile, se non senti dolore, continua a farlo

L – Metti in scarico o eleva: ferma il gonfiore eccessivo

M – Ghiaccio minimo: fino a 5 minuti solo per alleviare il dolore

 

IMPORTANTE!

Ricordati che questa è una strategia per rispondere a un infortunio evitando di aggravare la situazione.

NON è un piano di trattamento completo.

Dai sempre la priorità alla visita con un professionista sanitario.

E se il professionista non è aggiornato sull’inefficacia del protocollo RICE, consiglia anche a lui o lei di leggere questo articolo. 

Scrivimi se hai domande, mi raccomando.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il post ti è stato utile? Condividilo!

Potrebbe interessarti anche: