Danzare sulle punte: è solo una questione di età?

“Qual è l’età giusta per danzare sulle punte?” Le ragazze sognano per anni il loro primo paio di scarpette da punta in attesa di poterle indossare. E’ una delle loro domande più frequenti e, ahimè, non esiste una risposta definitiva. Specialmente da quando assistiamo a performance di prodigi che mostrano abilità straordinarie a un’età sempre più precoce.

Ma… E’ davvero l’età il fattore determinante per danzare sulle punte?

Nella maggior parte delle scuole di danza classica si iniziano a indossare in un’età compresa tra gli 11 e i 13 anni. ATTENZIONE però: danzare sulle punte aumenta le sollecitazioni sul piede fino a 12 volte il peso corporeo. Anche in questa fascia di età non si è “fuori dal pericolo” di subire lesioni croniche o danni permanenti.

Per 2 motivi:

  1. tra gli 11 e i 13 anni non si è ancora realizzata la chiusura completa di molte delle zone di accrescimento osseo dei piedi
  2. in questo periodo esiste una variabilità notevole, da individuo a individuo, nei tassi di crescita

Ecco allora 2 considerazioni:

  1. alzarsi sulle punte troppo presto o anticipare “iI proprio tempo” per tenere il passo con il resto della classe, non è la scelta giusta.
  2. il fattore età è considerato importante, ma non è determinante: per evitare di compromettere irrimediabilmente il futuro del danzatore c’è altro da sapere…

Danzare sulle punte: è solo una questione di età?

Nella danza, come in tutte le discipline sportive, esistono 2 percorsi:

  1. la formazione professionale
  2. la formazione ludica

Ci sono 3 elementi importanti che solo la formazione professionale possiede:

  1. una selezione iniziale rigidissima (solo chi ha determinati requisiti fisici può entrare)
  2. ogni allievo si allena molte ore tutti i giorni
  3. ogni allievo è seguito in tutte le fasi della preparazione da un team di professionisti altamente qualificati (allenatori/maestri, medici, fisioterapisti, osteopati ecc);

Il punto 3 è quello che, per mia esperienza, incide maggiormente sul percorso degli allievi “amatoriali”: di solito arrivano nel mio studio perché hanno già un problema o devono recuperare da un infortunio. Lavorando con loro si capisce molto bene perchè l’età non può essere il solo parametro per decidere quando iniziare a forzare su un gesto atletico.

Se in una Accademia di danza il lavoro sulle punte si inizia anche un po’ prima, intorno ai 10 o 11 anni, in una scuola privata la situazione è diversa.

Basti pensare, ad esempio, al tipo di lezione: per un giovane studente, una cosa è fare lentamente dei relevè in punta con 2 mani alla sbarra, imparando la corretta salita/discesa per 10 minuti a fine lezione, un’altra cosa è ballare sulle punte.

Per questo, quando parlo con le mie pazienti preferisco spiegare loro che la domanda più adatta è:

“Come faccio a sapere di essere pronta per salire sulle punte?”

Non è solo una questione di età, ma di una combinazione di fattori. Il “miglior ballerino” all’interno di una classe può non avere necessariamente i piedi più forti e molte debolezze si possono nascondere nelle scarpette da ballo.

Ci sono tante differenze nella struttura e nella capacità tecnica degli allievi, cosi come nella forza e flessibilità. E’ fondamentale valutare ogni danzatore con test di screening specifici prima di salire sulle punte: questo permette di insegnare esercizi mirati di potenziamento e mobilità per rafforzare piedi, caviglie, ginocchia, anche, core e preparare tutto il corpo alle richieste del lavoro sulle punte.

Il vero segreto per dare a tutti i danzatori un futuro brillante è lavorare sempre in team.

Se sei d’accordo con me, iniziamo a lavorare insieme.

Ti aspetto.

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