Cosa ti serve sapere per allenare davvero la core stability?

Quante volte ti senti dire di stringere forte gli addominali e appiattire la schiena per proteggerla? In palestra, dal dottore, in uno studio di fisioterapia. Oppure di rinforzare gli addominali e i glutei, perché sono i veri muscoli protettori della schiena? Bene, questo articolo serve a mettere un po’ di chiarezza su… alcuni falsi miti, chiamiamoli così.

 

Per farlo, “ci tocca” riprendere alcune basi di anatomia della colonna vertebrale. Non spaventarti, cercherò di essere semplice e breve.

  • Anatomia Ossea: le vertebre della schiena sono unite da legamenti molto profondi e da un sistema “speciale” di articolazioni e dischi che consentono gradi diversi di mobilità a seconda del tratto di colonna vertebrale.
  • Legamenti: alcune persone hanno legamenti più “flessibili” di altre, il che significa che possiedono ancora più mobilità. In queste persone c’è sicuramente una maggiore richiesta di vera stabilità del core.
  • Unità Interna: ci sono una serie di muscoli molto profondi che aiutano a sostenere la posizione della colonna vertebrale. Questi sono chiamati muscoli posturali e sono progettati per essere attivi per la maggior parte del tempo: parliamo di muscoli dorsali profondi, addominali profondi, pavimento pelvico, diaframma e molti altri.
  • Unità Esterna: gli strati muscolari esterni, ossia quelli che “vediamo”, sono progettati più per il movimento che per la stabilità e per lavorare per brevi periodi di tempo. Parliamo, ad esempio, dei grandi muscoli della schiena, degli addominali superficiali e dei glutei (sì, proprio quelli che ti dicono di allenare quando hai problemi alla schiena!… Stai iniziando a capire che il focus va “aggiornato” un pochino?). Devono essere allenati in modo molto diverso rispetto ai muscoli profondi, poiché sono fatti per un diverso scopo e da un diverso tipo di fibre muscolari.

 

Hai seguito tutto fino a qui? 

Bene! Allora, per trasferire queste parole nella pratica, clicca sull’immagine che trovi qui sotto e fai anche tu il test.

Per capire ancora meglio l’utilità di questo test, ti lascio, in calce all’articolo, un altro contenuto estratto dal mio profilo Instagram: parla di un errore molto diffuso nelle palestre e non solo.

Infine, se non hai ben chiaro che cosa significhi CORE STABILITY e perchè si tratta sicuramente di uno degli ambiti in cui ancora si commettono tantissimi errori, non perderti l’articolo del blog dal titolo “La verità sulla core stability”. Ti bastano solo 2 minuti come tempo di lettura.

Per qualsiasi domanda o dubbio tu abbia sul tema della core stability, scrivimi attraverso il form o mandandomi un messaggio via whatsapp.

A presto!

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