Come cambiare postura? Quello che ancora non sai

Come cambiare postura? Esistono tantissime definizioni di postura, alcune più semplici, altre più complesse. Trovo che quella di Duchemin sia una delle più significative da tenere a mente: “Postura: il modo in cui posizioniamo il nostro corpo nell’ambiente”. 

Ti è mai capitato di avere a che fare con la tua postura?

Di guardarti allo specchio e vederti “storto”? O, se sei un professionista come me, di avere un paziente che dice di “sentirsi storto”? Magari perfino tu ti sarai sentito dire: “Stai dritto!”? Oppure di guardare le persone e pensare: “Chissà che dolori che avrà con quella postura” o ancora, “Mamma mia, non voglio diventare così anche io”.   

Idealmente, la nostra postura dovrebbe essere sostenuta nel modo meno “faticoso” possibile, con il minimo sforzo muscolare, così da poterci muovere “dentro e fuori” da essa con facilità.

Facci caso: quando parliamo di “correggere la postura”, questo implica attivare tantissimi muscoli. Cosa succede in questi casi?
Se ci provi anche tu, ti renderai conto che l’effetto dura per un po’ e appena smetti di pensarci, torni nella stessa posizione di partenza. I grandi muscoli del corpo non sono “programmati” per rimanere contratti per lunghi periodi di tempo: per questo lo sforzo che fai si traduce in un miglioramento solo temporaneo.

Ma allora è possibile cambiare la propria postura?

Io dico di si, ci lavoro tutti i giorni con i miei pazienti. La cosa più semplice da cui cominciare è quella di guardare un fattore che spesso trascuriamo e che ti assicuro influisce in modo importante su come “posizioniamo” il nostro corpo:

lo stato emotivo.

Ho preparato un esercizio che piace molto ai bambini e che trovo molto utile per i grandi. Ti allego la scheda.

 

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Esplora questo concetto e mettilo in pratica: potrà aiutarti a mantenere una “buona” postura per periodi di tempo più lunghi. 

Provalo e fallo provare a chi pensi ne abbia bisogno.

Poi dimmi: pensi ancora che non sia possibile cambiare la postura di qualcuno?

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